PERCHÉ PARLARE DI TRASPORTI E SPEDIZIONI INTERNAZIONALI? SCHEDA 1/2

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SCHEDA 1/2

LE KPI DEL TRASPORTO E DELLA DISTRIBUZIONE

Le aziende hanno un rapporto di odio ed amore con gli spedizionieri, trasportatori e vettori.

Oppure un rapporto di indifferenza, oppure un rapporto privilegiato perché in fondo “non succede mai nulla”, i clienti non si lamentano e quindi come direbbe un inglese “no goods no news”!!!

Possiamo affermare che quando tutto il flusso dei trasporti è senza intoppi, tutti questi partner logistici rimangono all’interno dell’azienda ponendo ed imponendo le loro norme e procedure, nonché errati standard che sono vantaggiosi solo per colui che li fa approvare.

In altri termini le aziende, molto spesso, dimenticano o forse ignorano che il valore del trasporto deve essere tradotto tutto in benefici che devono essere tangibili ed intangibili sia per l’organizzazione aziendale si a per i clienti.

Tutto questo oggi non avviene e quindi bisogna produrre, generare, stillare, nuovi accordi con i gli spedizionieri, i trasportatori ed i vettori, per collegare questi nuovi accordi al concetto reale del valore dell’azienda

Anche se questo nuovo scenario significa siglare e accordi nuovi con operatori nuovi e/o fidelizzati.

Non è difficile trovare aziende che crescono, che si sviluppano globalmente e che hanno una filiera del trasporto, fatiscente, obsoleta o semplicemente priva di controllo sia nei rischi sia nei costi.

A tutte queste aziende, quindi, argomenti come questo che stiamo trattando, di certo, non interessa.

Non riescono, purtroppo a comprendere che stanno perdendo semplicemente competitività, efficacia ed efficienza nella loro catena distributiva e quando si accorgeranno di questo sarà troppo tardi.

Spedire nel mercato domestico e in ogni posto del mondo sta diventando sempre più veloce, molto più affidabile di un tempo ma spesso con troppe scelte da effettuare e soprattutto da capire, gestire e valutare.

Una sorta di deregulation, presente un pò in tutti i paesi del mondo, fa cambiare, in rapida evoluzione lo scenario del trasporto.

Eppure in Italia questo scenario sembra non cambiare mai.

Comprare il trasporto non significa solo acquistare il “trasporto” ma capire come è possibile che gli spedizionieri/trasportatori sviluppano il servizio in modo neutrale.

Facciamo un esempio per dimostrare quello che diciamo. A volte si acquista un servizio espresso che, per vari motivi viaggia via camion e non via aerea. A volte un unico servizio viene venduto, in alcune parti del mondo a prezzi differenti (e salati).

Facciamo alcuni esempi: Un pacco via aerea, con consegna garantita in due giorni, da Fort Lauderdale/FL ad Atlanta/GA spedito il giovedì non sarà mai spedito via aerea ma semplicemente via camion.

A voi capire la soluzione di questo piccolo giallo.

Ancora un esempio.

Molti corrieri espressi, i cosiddetti couriers, possono consegnare il giorno dopo, oppure, in alternativa la consegna è fatta in 3 giorni, in due giorni oppure entro il giorno dopo.

Parliamo di prezzi. La tratta coperta da un corriere standard via terra, facciamo un ipotesi, potrebbe avere un costo di 100.

Il servizio del courier con consegna 3 giorni dopo costa 125% in più del prezzo “di mercato”, mentre per il servizio entro 2 giorni dovrete essere pronti a pagare ben 250% in più, mentre per il servizio entro il “next day”, vi troverete un trasporto più caro di ben 490%. rispetto alla tariffa standard via terra ed a volte rispetto alla tariffa dello stesso vettore più bassa.

Siete confusi? Crediamo di si e questo ovviamente è solo uno tra gli esempi e forse nemmeno tra i più eclatanti.

Questo confusione nasce dal fatto che c’è stata un perfetta integrazione dei couriers negli affari aziendali e quindi è stata creata, volutamente, un’abbondanza di opzioni dei vari servizi offerti.

Ma la convenienza che vi viene offerta ha un prezzo alto e poiché questo prezzo aumenta in modo vertiginoso, allora dobbiamo chiederci: avere questi incredibili prezzi per il “servizio” è effettivamente quello che voi avete bisogno?

Molto spesso non esiste un adeguata e solida flusso di organizzazione o semplice buona comunicazione tra tutte le funzioni aziendali coinvolti nella distribuzione/spedizione. Ma la cosa preoccupante è che questa mancanza di organizzazione e/o flusso non esiste nemmeno dall’azienda verso l’esterno e quindi verso i fornitori di servizio.

A volte, come è successo, è sufficiente mettere sulla merce una etichetta “overnight air service” per mostrare di aver effettuato un grande sevizio.

Ma allora come possiamo determinare un buon servizio, o meglio, come possiamo riconoscere il migliore valore?

La risposta è semplice dobbiamo iniziare a saper guardare, riconoscere ed accettare tutti i costi interni ed esterni alla nostra organizzazione.

Non si tratta di accettare un prezzo che sembra essere buono o in linea con quello del mercato.

Oppure non si tratta di ottenere uno sconto dall’ultimo agente logistico che propone i propri servizi.

Qualora questo agente riuscirà a lavorare qualche mese, di sicuro recupererà, attraverso diverse situazione, tutto il danaro che è stato scontato all’inizio.

Siglando un accordo di collaborazione con un nuovo agente di trasporto, non dobbiamo semplicemente insistere per ottenere un servizio “affidabile”, “sicuro” ed “efficace”, tanto qualsiasi cosa si chiede la risposta sarà sempre di con tanto di rassicurazioni.

Dobbiamo ottenere un servizio realmente affidabile, sicuro ed efficace sia con tutti gli automatismi aziendali ma soprattutto dobbiamo acquistare semplicemente il servizio che necessita alla nostra azienda e quando parliamo di servizio non significa che qualcuno venga a ritirare il prodotto.

Dobbiamo conoscere e saper valutare il servizio, i costi, i rischi e tutte quegli indicatori tipici del trasporto e della distribuzione,

Non un servizio qualsiasi, dunque, oppure solo il “servizio” di trasporto. 

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