Mezzi, modelli, tecnologie e infrastrutture per una logistica sostenibile (parte 4 di 4)

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Autore: 

Andrea Payaro

Note sull'Autore: 

Payaro Eng. Andrea
Ph.D. Business Management
Certified by European Logistics Association - ELA
Member of board SCM Academy
www.payaro.it

Le tecnologie, con particolare riferimento a quelle dell’informazione e della comunicazione, svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle informazioni in sistemi complessi e articolati di trasporto. Attraverso rilevatori satellitari di posizione (GPS) un mezzo può essere seguito durante il suo tragitto e la conoscenza in tempo reale della sua posizione può costituire un modo per organizzare e rendere più efficienti gli scambi di merci, soprattutto nell’ambito dell’intermodalità. L’uso combinato di mappe

e GPS consente anche di migliorare le tratte e di evitare possibili situazioni di emergenza (code, traffico, rallentamenti), suggerendo al mezzo itinerari alternativi. Le tecnologie, oltretutto, consentono anche di organizzare e ottimizzare le tratte di trasporto e i carichi trasportati. La creazione di sistemi in grado di colloquiare via web permettono di determinare il percorso minimo del carico e l’ottimizzazione del carico al fine di massimizzare il trasportato. Come ultimo parametro, ma non meno importante, le infrastrutture, un problema rilevante presente nel nostro Paese ormai da decenni. La rete infrastrutturale, infatti, non si è sviluppata a fronte di un incremento esponenziale dei mezzi di trasporto e del fabbisogno di trasporto. Si consideri che dal 1990 al 2003 l’infrastruttura autostradale è cresciuta di un 5%; il nostro Paese ha così accumulato negli anni una forte carenza infrastrutturale.

Anche la rete ferroviaria italiana ha accumulato una differenza consistente rispetto ai principali Paesi dell’UE. Confrontando l’estensione delle reti alla superficie del Paese, l’Italia risulta avere un indicatore di dotazione infrastrutturale pari alla metà di quello tedesco e al 70% di quello francese e inferiore anche al Regno Unito. Si consideri inoltre che l’estensione infrastrutturale italiana di rete ferroviaria è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi 15 anni.

Conclusioni

Il corretto sviluppo sostenibile nell’ambito della logistica deve quindi stabilirsi creando il giusto mix tra infrastrutture, mezzi, modelli e tecnologie. Il concentrarsi solo su un aspetto potrebbe non apportare il beneficio sperato. Le nuove tecnologie possono migliorare i trasporti rendendoli più efficienti, ma devono essere accompagnate da un crescente ricorso all’intermodalità e le infrastrutture devono essere adeguate al favorire lo scambio della modalità di trasporto. Solo in questo modo, con un approccio coordinato e che coinvolge tutte le forze economiche si potrà ottenere “...quello sviluppo che soddisfa le necessità del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le proprie...”  

Riferimenti

     Aguiari G., 2005. Apertura del convegno di SOS Logistica, Dicembre.

Bologna S., 2005. I problemi di una logistica sostenibile, Convegno organizzato da Logica e Isfort, Settembre.

     Contaldi M., Pignatelli R., 2005. La mobilità in Italia: indicatori su trasporti e ambiente, APAT.

     Gross-Pietro G.M., 2006. Il nuovo sistema di infrastrutture per lo sviluppo. XXX Convegno di economia e politica industriale “Per tornare allo sviluppo”.

     Maggi E., 2001. La logistica merci urbana: criticità e proposte di soluzione. Atti XXII Conferenza Italiana di Scienze Regionali (AISRe) “Scienze Regionali e strategie per la città e il territorio”, Venezia, 10-12 ottobre.

     World Commission on Environment and Development, 1987. Our Common Future, Oxford University Press, Oxford, 1987.