Ridurre l’incidenza dei costi logistici -- (parte 1 di 6)

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Autore: 

Andrea Payaro

Note sull'Autore: 

Payaro Eng. Andrea
Ph.D. Business Management
Certified by European Logistics Association - ELA
Member of board SCM Academy
www.payaro.it

Le aziende devono essere in grado di riconoscere e monitorare tutte le voci di costo, anche quelli logistici. Si rende necessario attivare dei sistemi di controllo e di gestione reattivi e flessibili. L'abbattimento dei costi permetterà il mantenimento dei margini e possibilità di crescita.

Efficienza, rapidità, puntualità e qualità sono ormai dei must per il mercato. Nello stesso tempo, però, una competizione estesa a livello globale e l’aumento del costo delle materie prime mettono in crisi il sistema di business.

Le aziende si trovano quindi nella condizione di dovere rivedere i processi per riuscire a ridurre i propri costi. A livello macroeconomico, nelle principali economie dei Paesi europei e in quelle del nord America la logistica rappresenta tra l’8% e l’11% del prodotto interno lordo (l’Italia ha costi logistici pari a circa l’11% del PIL).

Per le regioni in via di sviluppo questi valori sono più elevati e si attestano tra il 12 e il 21%, con l’India che dichiara circa il 17% e la Cina oltre il 21%. Anche i Paesi emergenti nei prossimi anni saranno obbligati a ridurre progressivamente l’incidenza dei loro costi logistici.

 

Le principali voci di costo

La logistica per un’azienda non è solo il trasporto: il vantaggio generato dal trasporto efficiente della merce potrebbe essere vanificato da operazioni di scarsa qualità effettuate all’interno dei magazzini. La riorganizzazione logistica finalizzata all’abbattimento dei costi e all’aumento dei margini aziendali deve prendere in considerazione sia l’intero processo di spostamento fisico della merce che lo scambio informativo tra i vari soggetti che entrano in gioco. Per il controllo dei costi si possono quindi identificare alcune classi che raggruppano le principali attività logistiche:

- trasporti: tale voce risulta essere in crescita visto l’andamento del prezzo di petrolio e gas. La delocalizzazione produttiva e il ricorso all’outsourcing aumentano il fabbisogno di trasporto sia in ambito nazionale che intercontinentale;

- magazzini: diventano un punto strategico in quanto la tendenza è quella di centralizzare le infrastrutture per migliorare il livello di servizio verso il cliente e gestire al meglio le scorte;

- gestione delle scorte: una migliore organizzazione delle scorte consente di aumentare l’efficienza degli spazi e le prestazioni (velocità, riduzione degli errori, qualità nella spedizione);

- gestione informativa delle merci: spesso la mancanza di organizzazione del flusso informativo fa perdere prestazioni in termini di aumento dei lead time: trasporto, codifica, inserimento manuale delle informazioni nei sistemi gestionali sono spesso origine di errori e di ritardi. Gli studi riportano che per alcuni settori i costi totali della logistica rappresentano circa il 10% del PIL. L’obiettivo delle aziende per i prossimi anni è riuscire ad abbattere queste percentuali per riuscire a ottenere maggiori margini.