Normalità o paradossi della business etiquette? (Prima parte)

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Gli americani, da sempre dicono: “When in Rome, do as the Romans do”, tradotto letteralmente "quando sei a Roma, fai come i romani". Noi diciamo: "paese che vai, usanze che trovi", per esprimere lo stesso concetto!

Qualsiasi gesto, atteggiamento, modo di dire appartenente alla nostra cultura può essere considerato oltraggioso, insolente, impertinente, irrispettoso da altre culture.

Quindi quanti affari saltati per una “inconsapevole” brutta figura?

La comunicazione interculturale nell’international business non va assolutamente confusa con una competenza che potremmo racchiudere in questa frase: “fare affari con…” La comunicazione interculturale è, in pochissime parole, un importante principio comunicativo.

Il primo assunto della comunicazione, scritto dalla Scuola di Palo Alto afferma che non si può non comunicare. Bisogna comunicare, ma quali difficoltà incontriamo quando ci sono culture ed esperienze diverse?

Possiamo schematizzare questo principio base della formalizzazione dell’approccio comunicativo nel modo che segue:

1)         Competenza linguistica per attivare una comunicazione corretta e comprensibile

2)         Competenza pragmalinguistica necessaria per comunicare efficacemente

3)         Competenza della comunicazione interculturale utile per comunicare in maniera adeguata e opportuna, e scongiurare così errori che possono compromettere il buon esito dello scambio comunicativo anche tra persone che hanno un'ottima padronanza della lingua di comunicazione.

Lapragmaticaè una disciplina della linguisticache si occupa dell'uso della lingua come azione reale e concreta. Non si occupa della lingua intesa come sistema di segni, ma osserva come e per quali scopi la lingua viene utilizzata e in che misura soddisfi esigenze e scopi comunicativi. Più nello specifico, la pragmatica si occupa di come il contestoinfluisca sull'interpretazione dei significati. In questo caso, per "contesto" si intende "situazione", cioè l'insieme dei fattori extralinguistici (sociale, ambientale e psicologico) che influenzano gli atti linguistici (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Pragmatica sito web visitato in data 1 ottobre 2015).

IL prof. Balboni, dell’Università Cà Foscaro usa questa importante metafora per spiegare cos'è e a cosa serve la comunicazione interculturale:

“… la comunicazione interculturale crea problemi, rallenta le operazioni, ma l'alternativa è una società omologata che costringe tutti a rinunciare alle proprie radici e ai propri valori in nome di valori più universali – scelti da chi? Fa scoprire, in altre parole, concludendo la metafora informatica, che il mondo perfetto non è quello in cui tutti hanno Windows o Macintosh, ma in cui ciascuno ha il sistema operativo che preferisce o che si è trovato nel suo computer, ma questo non gli crea difficoltà nel collegarsi con gli altri” Balboni Università Cà Foscari - pag. 118.

Non abbiamo dimenticato di spiegare che cosa si intende, invece, con “fare affari con .. (un determinato Paese)", concetto che vedremo meglio nella prossima puntata.

Alla prossima!

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