TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA DICIOTTO

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IL TRASPORTO E L’IMPRESA

 

Il settore dei trasporti riveste una grande importanza per l’intero apparato produttivo italiano, con particolare riferimento ai flussi d’approvvigionamento dei materiali sia dall’estero sia dal territorio nazionale, di movimentazione interna, e di distribuzione dei prodotti finiti; flussi che rappresentano tre degli aspetti principali del processo industriale visto nella sua globalità.

Il costo della movimentazione delle merci è un componente molto importante del costo delle merci stesse. Nel nostro paese raggiunge un’incidenza media sul fatturato pari a circa il 6%, che sale al 15-18% per la piccola industria.

Se si considera la gestione dell’intero ciclo di trasporto, in tutti i suoi aspetti, dal trasporto delle materie prime o dei prodotti intermedi, al magazzinaggio, alla distribuzione, ecc., non è improprio ritenere che l’incidenza sul costo del prodotto sia dello stesso ordine di grandezza del costo del lavoro.

Quindi, una qualsiasi attività industriale richiede sempre, sia pure a livelli specializzati, l’ausilio della funzione trasporti.

È indubbio, infatti, che un prodotto è tanto più “commerciale” quanto più è disponibile al momento giusto nel posto giusto e nella quantità giusta.

Per ottimizzare tutti quei fattori che concorrono alla disponibilità di un bene su di un particolare mercato nel più breve tempo possibile, la persona incaricata dall’azienda (traffic manager) dovrà tenere ben presente queste 5 regole:

1 - UNA BUONA PADRONANZA DEI TERMINI DI RESA.

I cosiddetti Incoterms, sapendo distinguere tra quelli proposti dalla ICC (International Chamber Of Commerce – Camera di Commercio Internazionale) e quelli proposti, invece da RAFTD Revised American Foreign Trade Definitions

2 - INDIVIDUARE LA SOLUZIONE DI TRASPORTO GLOBALMENTE PIÙ CONVENIENTE.

La soluzione deve essere coerente con il tipo di materiale trasportato, con la sua categoria merceologica, le sue dimensioni e i pesi. Per questo ribadiamo di non dimenticare mai il rapporto peso misura, fondamentale nella formulazione delle offerte e nella gestione dei carichi.

3 - SAPER TRATTARE CON I MIGLIORI SPEDIZIONIERI.

Bisogna imparare prima di tutto a suddividerli per specializzazione: aerea, marittima, terrestre, intermodale, ferroviaria, courier con potenzialità nell’area d’interesse

4 - CALCOLARE CON PRECISIONE E CONTENERE IL PIÙ POSSIBILE I COSTI.

Bisogna organizzare il lavoro predisponendo e sottoscrivendo contratti chiari e univoci con gli agenti (spedizionieri, compagnie aeree e di navigazione) e realizzando imballaggi funzionali ed economici

5 - PREVENIRE E RISOLVERE INCONVENIENTI E CONTROVERSIE CON CLIENTI ESTERI, SPEDIZIONIERI, BANCHE E DOGANE.

Bisogna sapere che non esiste operazione con l’estero a rischio zero. È necessario imparare a conoscere, gestire, controllare e tutelarsi in maniera adeguata dai vari rischi.

Oggi, infatti, l’azienda che esporta o importa non può certo permettersi di appoggiarsi passivamente allo spedizioniere più comodo senza saperne valutare a fondo il grado di correttezza e di efficienza; deve invece partecipare in prima persona a scelte spesso delicate e difficili, seguire con attenzione le merci e il giro dei documenti, parlare con cognizione di causa di navi “ROLL-ON ROLL-OFF”, di “CONFERENCE” e “OUTSIDER”, di noli, di consolidazioni aeree, deve saper trattare i ristorni, conoscere le responsabilità dei vettori e discuterne gli addebiti.

Quanti saranno i clienti persi per un ritardo o una semplice mancanza di informazioni?

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.

 

4 marzo 2015

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