GLI INCOTERMS®: QUESTI SCONOSCIUTI!

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Il titolo di questo intervento sembra molto scontato, invece ancora oggi, molti operatori del settore non solo non conoscono gli Incoterms, ma addirittura evitano di usarli.

La lingua e sopratutto l’uso di accurati e specifici termini tecnici è sicuramente uno dei più complessi ed importanti “tools” del commercio internazionale.

In uno scenario di globalizzazione ed internazionalizzazione dove tutto sembra facile, non ci si rende conto invece di avere di fronte un complesso e sofisticato scenario di business, e proprio a volte utilizzando in modo appropriato parole non tecnicamente “idonee” può avere impatti negativi sugli aspetti generali degli accordi commerciali, sia essi scritti sia raggiunti in modo orale.

Le parole che stabiliscono precise definizioni, spesso differiscono tra e nei vari settori merceologici. Questo è particolarmente vero, oggi, nel commercio globale.

Tra queste definizioni abbiamo un preciso riferimento al termine “consegna”, in inglese “delivery”. Questi termini possono assumere differenti significati sia giuridici sia operativi in diversi settori di business e in diversi parti della Terra.

La terminologia di business, in un effettivo glossario mondiale, deve avere l’effettivo significato ovunque ed in tutto il mondo ed in tutti i settori merceologici.

Da queste precise motivazioni la International Chamber of Commerce (Camera di Commercio Internazionale) creò, nel 1936 gli “INCOTERMS®”

Gli INCOTERMS® sono pensati e strutturati per creare un preciso “ponte” tra i differenti membri delle diverse aree di business nel mondo e creare un linguaggio comune che permette di essere precisi su aspetti di natura di compravendita come, appunto, gli aspetti delle “consegne” dei prodotti

Ma cosa sono gli Incoterms® e, soprattutto, a cosa servono?

Innanzitutto cominciamo dalla definizione della parola INCOTERMS® che non è altro un acronimo che deriva dalla contrazione dei termini inglesi: INternacional COmmercial TERMS.

Quando vengono effettuate delle transazioni commerciali internazionali, uno degli aspetti che si deve precisare è il luogo dove si consegnano le merci.

Parallelamente al luogo di consegna si indicheranno e saranno quindi note a tutti gli attori della compravendita l’esatto momento e luogo del passaggio dei rischi e delle spese.

Questo luogo, accordato precedentemente tra l'esportatore e l'importatore, (negli Incoterms® l’esportatore viene definito Venditore, mentre l’importatore è chiamato Compratore) deve essere indicato nel contratto di compravendita internazionale.

Da notare che il luogo del passaggio dei rischi potrebbe essere coincidente a quello dei costi, ma per la maggior parte sono luoghi distinti e a volte lontani tra loro.

Per indicare come verrà effettuata la consegna delle merci, il contratto potrebbe essere fatto in due modi:

1.     Definendo il più esattamente possibile il luogo della consegna e chi effettuerà il trasporto fino a questo punto, definendo in questo modo i costi e chi si assumerà i vari rischi, e quindi quali misure si adotteranno per prevenire i vari rischi.

2.     Utilizzando in modo preciso e netto i termini Incoterms®.

Ogni Incoterms® fa riferimento ad un preciso tipo di accordo per la compravendita e la spedizione della merce, e ricordiamo che gli Incoterms® sono termini che fanno riferimento alla compravendita internazionale e non sono assolutamente “termini di trasporto”.

Gli Incoterms sono composti da 10 termini, i quali ognuno di essi aiuta gli utilizzatori nelle differenti situazioni riguardanti la movimentazione della merce.

Ad esempio, il termine FCA (Free Carrier) è spesso usato con le spedizioni che hanno connessioni con il trasporto Ro/Ro o al limite il trasporto container, mentre il termine DDU di sicuro aiuterà gli operatori con tutte quelle situazioni che possono trovare soluzione nei trasporti intermodali o sui servizi di spedizione dei vari Courrier (tipo UPS, DHL, Fedex ed altri ancora).

Gli Incoterms® sono anche un valido presupposto per la produzione di tutta la documentazione richiesta per il commercio globale, specificando, esattamente, quale parte del contratto di compravendita è responsabile e per quale tipologia di documento.

La conoscenza dei vari documenti è un aspetto fondamentale delle responsabilità contrattuali e quindi della movimentazione della merce, specie se questa merce si muove da nazioni lontane e con aspetti sia burocratici sia procedurali molto differenti da quelli che siamo abituati a riprodurre e quindi a conoscere.

Di solito la documentazione si divede in 3 grosse categorie: documenti commerciali, documenti di trasporto e documenti doganali.

Due documenti, per prassi, sono standard: la fattura commerciale e il packing list.

Gli Incoterms® sono stati creati, primariamente per le persone che sono coinvolte nel commercio internazionali. Chi non è completamene un addetto ai lavori, chiamati amichevolmente “outsiders”, molto spesso trovano difficoltà a comprendere l’utilizzo e lo spirito degli Incoterms®.

Parole come “responsabilità” e “consegna”, in inglese “responsibility” and “delivery”, hanno differenti significati, anche se siamo in presenza del commercio internazionale, in diverse nazionali ed in differenti situazioni di trasporto e di management.

Nel commercio globale la parola “consegna” (“delivery”) si riferisce alla situazione del venditore può avere l’obbligazione totale o parziale nell’obbligazione contrattuale. Con il “Delivery” può perfezionarsi mentre la merce è sulla nave in un porto lontano e le parti coinvolte nel contratto di compravendita sono lontane centinaia ed a volte migliaia di chilometri dalla merce. 

Alla fine, tuttavia i termini arrivano a condensarsi in questi tre specifici aspetti:

1)           Costi: chi è responsabile per le spese necessarie alla spedizione soprattutto quando il trasporto è diviso in più parti affidandone una parte ai vari attori del contratto di compravendita;

2)           Controlli: chi effettua controlli alla merce, per verificare eventuali danni, mancanze o altro al punto stabilito del passaggio dei rischi e dei costi lungo il tragitto?

3)           Rischio: quali sono i rischi che si vogliono coprire, chi è responsabile per i danni, mancanze ed altro alle merci sia durante il tragitto, sia alla consegna del prodotto nel punto prestabilito alla conclusione del contratto?

È essenziale per lo shipper (in questo caso è il mittente della spedizione e potrebbe essere sia il venditore, sia il compratore) conoscere l’esatto “status mode”, cioè la reale situazione della merce in termini di proprietà, (anche se gli Incoterms non sanciscono il passaggio di proprietà) sia in termini di responsabilità sulla consegna integra del prodotto. Si pensi a questa situazione in tutte quelle dispute per mancata consegna della merce, totale e/o parziale, e la merce deve essere ancora pagata dal compratore.

È ancora vitale sia per il venditore sia per il compratore provvedere all’assicurazione della merce quando questa è ancora in una sorta di “legale” possesso. Problemi di assicurazione si traducono spesso in perdite di tempo, dispute legali, a volte senza nessun senso se non per la parcella dell’avvocato e, quello che più conta, la perdita di un cliente faticosamente conquistato.

In sintesi possiamo affermare che gli Incoterms®, in base alla nostra pluriennale esperienza, sono regole tradotte in termini che hanno un deciso impatto operativo, strategico, finanziario e molto ancora sulla redditività del processo dell’export e dell’import delle aziende di qualsiasi dimensione e settore merceologica.

 

 

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