Pillola 100 - IL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE (3)

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INCOTERMS® 2010 E DINTORNI (trentanovesima parte)

 

Continuiamo ad analizzare il contratto di assicurazione. Abbiamo parlato del compratore, che può chiedere un'estensione dell'assicurazione.

Per la nostra esperienza, ogni azienda che produce o commercializza i beni è interessata a questa questione. Indipendentemente dal settore merceologico in cui opera, l’azienda interessata percepisce la necessità di:

a)        Acquistare materie prime o semilavorati e vendere prodotti finiti (Aziende Manifatturiere)

b)        Acquistare merci e approvvigionare i propri punti vendita (Piccola, Media e Grande Distribuzione),

c)        Acquistare merci da cedere alla propria clientela (ditte di Import/Export, Traders , ecc)

d)        Vendere i propri prodotti.

Buona parte di queste Aziende, specie quelle di grosse dimensioni, dovrebbero gestire in proprio anche gli aspetti assicurativi collegati alla movimentazione delle merci.

Invitiamo quindi gli operatori, che a oggi non hanno mai affrontato la questione, a discuterne all’interno della propria struttura.

Altre aziende, in particolare di piccole dimensioni, preferiscono invece affidare l’onere assicurativo al vettore o allo spedizioniere di fiducia, sebbene chiari segni recenti mostrino come questa tendenza sia in diminuzione, in quanto:

1)        Non vogliono sostenere l’incombenza/l’onere della gestione di un contratto trasporti;

2)        Puntano sul fatto che, sia pure in misura diversa, il vettore è responsabile delle merci affidategli ed assicurato per proprio conto.

Ma tralasciano di considerare che:

3)        Esistono forme di assicurazione che, come potremo notare, possono essere gestite con un costo particolarmente contenuto;

4)        L’assicurazione stipulata dal proprietario delle merci è più sicura in quanto prescinde dal comportamento del vettore non sempre conforme alle norme del contratto di assicurazione, copre il valore eccedente a quello recuperabile da una rivalsa sul vettore e comunque l’intero valore della merce per quei danni di cui il vettore non è responsabile;

5)        Il costo assicurativo ricaricato dallo spedizioniere (difficilmente individuabile, in quanto conglobato con le altre voci che compongono il nolo) è generalmente di gran lunga superiore al costo di un'assicurazione diretta

L’invito/consiglio a tutte le aziende è di essere più protagoniste e consapevoli verso la copertura assicurativa delle merce nei trasporti in genere, sia internazionali sia nazionali.

Includiamo anche quelli nazionali in quanto, come è noto, il limite di responsabilità vettoriale per il trasporto su strada nel territorio italiano si è molto ridotto. Stiamo parlando di un 1 € per ogni kg. lordo di merce trasportata. Troppo poco!

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.

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